giovedì 5 maggio 2016

Pareti intelligenti producono energia grazie al grafene

Il materiale riesce a assorbire anche luce

01 marzo, 18:38

Pareti intelligenti che catturano luce e calore, finestre in grado di produrre energia, e applicazioni per l'internet delle cose: diventano possibili grazie al materiale piu' sottile del mondo, il grafene, che pur essendo leggerissimo, ha battuto ogni record nella capacita' di assorbire la luce. Il risultato e' stato possibile imitando gli occhi delle farfalle notturne e si deve all'universita' britannica di Surrey, che lo ha pubblicato sulla rivista Science Advances.

''In natura esistono soluzioni semplici ma efficaci da cui abbiamo preso ispirazione per rispondere alle sfide tecnologiche del futuro''- ha osservato uno degli autori, Ravi Silva.
''Gli occhi delle falene per esempio - ha proseguito - hanno strutture microscopiche che permettono gli insetti di vedere al buio''. Queste strutture, ha spiegato, incanalano la luce verso la parte centrale degli occhi, con l'ulteriore vantaggio di eliminare i riflessi, che potrebbero essere visti da eventuali predatori. ''Abbiamo usato la stessa tecnica - ha detto Silva - per ottenere un materiale straordinariamente sottile ed efficace nell'assorbire la luce''.

Con lo spessore di un atomo, il grafene deriva dalla grafite, il materiale di cui sono fatte le comuni matite, e la sua scoperta e' stata premiata nel 2010 con il Nobel. Il materiale ha proprieta' straordinarie: conduce elettricita' come il rame, non ha rivali come conduttore di calore, inoltre e' completamente trasparente. Tuttavia, il grafene e' inefficiente per le applicazioni ottiche, perche' assorbe solo il 2,3% della luce che lo colpisce.

Ispirandosi agli occhi delle farfalle notturne, i ricercatori coordinati da Jose' Anguita hanno creato dei minuscoli canali nel grafene che ne hanno migliorato la capacita' di assorbire la luce del 90%. Il passo successivo sara' utilizzare questo materiale per realizzare nuove celle solari, molto piu' efficaci di quelle attuali nell'assorbire la luce, carta da parati e 'finestre intelligenti' in grado di produrre energia raccogliendo calore e luce. Tutte queste tecnologie, inoltre, potrebbero essere messe in comunicazione fra loro attraverso l'internet delle cose.

fonte: http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/energia/2016/03/01/pareti-intelligenti-producono-energia-grazie-al-grafene_f999f5b7-b328-4ef0-9dc1-bd2b1fe8192c.html

Diabete, un cerotto invisibile al grafene monitora e tiene sotto controllo la glicemia

Anziché attraverso il sangue con una puntura, i livelli di glicemia o zucchero possono essere monitorati costantemente per mezzo di un cerotto invisibile al grafene che analizza i livelli contenuti nel sudore e, nel caso, somministra anche un farmaco

  • Un cerotto al grafene può monitorare la glicemia nel sangue (© Tashatuvango | shutterstock.com)
    Un cerotto al grafene può monitorare la glicemia nel sangue (© Tashatuvango | shutterstock.com)

    KOREA – I ricercatori della Seoul National University, in Corea del Sud, hanno sviluppato un metodo non invasivo per monitorare i livelli di glicemia o glucosio nel sangue. È basato su un cerotto al grafene (o graphene), praticamente invisibile, che può essere indossato nel polso. Il tutto senza più dover, per esempio, bucare un dito per raccogliere la goccia di sangue per analizzare la glicemia.
    Questione di sudore
    Il nuovo dispositivo funziona analizzando il sudore, e si attiva quando ve ne sia una presenza sufficiente. È molto sensibile, grazie all’utilizzo combinato di grafene e oro che migliora l’attività elettrochimica e la sensibilità biochimica del sistema. Il cerotto può essere collegato a un analizzatore elettrochimico portatile con duplice funzione: generatore e trasmettitore dati wireless. Il dispositivo è piuttosto facile da usare e i dati possono poi essere facilmente inviati a uno smartphone o un tablet.
    Non solo monitoraggio
    Il cerotto ha una marcia in più. Non solo monitora i livelli di glucosio nel sangue, ma è in grado di attivare una risposta medica, nel caso necessiti. Per esempio, se rileva un eccesso di glucosio nel sangue (o iperglicemia) innesca il rilascio di metformina, un farmaco comunemente usato per trattare il diabete di tipo 2. L’infusione del farmaco avviene per mezzo di appositi micro-aghi. I ricercatori, dopo questo primo studio, intendono approfondire i test per poter arrivare in tempi brevi alla produzione di una versione definitiva del dispositivo che i pazienti diabetici possano utilizzare. Lo studio è stato pubblicato su Nature Nanotechnology

    fonte:http://salute.diariodelweb.it/salute/articolo/?nid=20160330_378741